domenica 28 febbraio 2021

MAX L’AQUILA

 


LEGGERE PER INCLUDERE:

RACCONTI INEDITI IN SIMBOLI PER IL NOSTRO PROGETTO INBOOK

“MAX L’AQUILA” è il primo testo descrittivo soggettivo inedito della nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che comprende testi tradotti in simboli in uso nella Comunicazione Aumentativa. È stato scritto da Stefano Ielpo della classe 4a A della Scuola Primaria Aldo Moro.

Per Stefano, che ama tantissimo gli animali, è stata una bella sfida dover scegliere un animale da descrivere, o meglio “raccontare”, perché la descrizione soggettiva lo porta a dare una rappresentazione filtrata attraverso il suo particolare modo di vedere e di sentire la realtà che lo circonda.

“L’aquila - ha dichiarato Stefano - è uno dei miei animali preferiti e quindi ho pensato di descriverla. La mia aquila è grande ma non è aggressiva, si trova bene con gli altri animali e con le persone.”

“Max, la mia aquila - ha aggiunto Stefano - ha come amici degli uccelli diversi da lui, come dei piccioni. Ha un rapporto speciale con me, mi vuole bene. E questo mi rende felice. Il mio sogno è di trovare un animale che mi renda felice come Max riesce a farlo nella mia immaginazione.”

Riuscirà Stefano a suscitare analoghe emozioni anche in voi? Beh, potete scoprirlo solo seguendo la videolettura.

La versione INBOOK del racconto “MAX L’AQUILA” è stata letta da Stefano insieme ai compagni della classe 4a A della Scuola Primaria Aldo Moro.

Tutti amiamo gli animali - hanno affermato i bambini di 4a A - e sogniamo un mondo dove ognuno possa scegliere gli amici senza preoccuparsi delle differenze, un mondo dove tutti gli esseri possano convivere insieme senza temere gli altri.”

Continuate a seguirci per scoprire i prossimi racconti tradotti in simboli. Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

Vai al filmato “MAX L’AQUILA”

sabato 20 febbraio 2021

GLI OCCHIALI DI EMANUELA

 




LEGGERE PER INCLUDERE:

RACCONTI INEDITI IN SIMBOLI PER IL NOSTRO PROGETTO INBOOK

“GLI OCCHIALI DI EMANUELA” è il primo copione teatrale inedito della nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che comprende storie tradotte in simboli in uso nella Comunicazione Aumentativa. Si ispira al copione “Gli occhiali di Arlecchino” ed è stato scritto da Angela Tabbì e Zoe Zorzetto della classe 4a A della Scuola Primaria Aldo Moro.

Angela e Zoe hanno già scritto alcuni testi umoristici, ma questo è il primo copione teatrale.

“Emanuela, la protagonista, - ha dichiarato Zoe – non sa leggere e per riuscirci pensa sia sufficiente un paio di occhiali. Per creare il personaggio ci siamo ispirati a una nostra maestra. Lei, però, sa leggere benissimo, ve l’assicuriamo.”

“Ci siamo anche Zoe ed io nella storia - ha aggiunto Angela - e cerchiamo di dare una mano alla protagonista, ma non vogliamo svelarvi come va a finire la storia. Ci auguriamo, però, di regalarvi un sorriso.”

Riusciranno le nostre piccole autrici a farvi sorridere? La protagonista troverà la soluzione al suo problema? Beh, regalatevi qualche minuto per godervi la storia e lo scoprirete.

La versione INBOOK del racconto “GLI OCCHIALI DI EMANUELA” è stata letta dalle autrici insieme ai compagni della classe 4a A della Scuola Primaria Aldo Moro.

Ci siamo divertiti moltissimo a interpretare questo copione perché abbiamo immaginato la maestra Emanuela alle prese con i tentativi maldestri di imparare a leggere - hanno affermato i compagni di Angela e Zoe - e siamo sicuri che si divertirà anche lei a vederci interpretarla.”

Continuate a seguirci per scoprire i prossimi racconti tradotti in simboli. Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

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sabato 13 febbraio 2021

ALICE CASCHERINA

 



LEGGERE PER INCLUDERE:

I RACCONTI DI RODARI IN SIMBOLI CAA

La nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che comprende libri per l’infanzia tradotti in simboli in uso nella Comunicazione Aumentativa (CAA), torna a rendere omaggio a Gianni Rodari, il massimo scrittore di letteratura per bambini, unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen, considerato il Nobel della narrativa per l’infanzia.

L’opportunità ci viene offerta dalle insegnanti e dai bambini dell’Istituto Comprensivo “Gianni Rodari” di Seregno i quali, per celebrare il grande maestro che dà il nome alla loro scuola, ci regalano alcuni suoi racconti in versione Inbook.

La prima di queste storie è “ALICE CASCHERINA”, tratta dall’opera “Favole al telefono” pubblicata per la prima volta nel 1962, alla quale abbiamo attinto per quasi tutti i racconti tradotti in simboli.

“Per celebrare il Centenario della nascita di Rodari - ci ha raccontato l'insegnante Assunta Di Pietro, collaboratrice del DS dell’Istituto Comprensivo Gianni Rodari - abbiamo deliberato di dedicare l’intero anno scolastico al grande maestro. Il lavoro realizzato dalla mia classe, la 2a B, è il frutto di un lungo percorso, che è iniziato con la lettura della storia, è proseguito con la riflessione guidata sul significato del testo, la rielaborazione sintetizzata dello stesso insieme agli alunni, la suddivisione in sequenze e l’illustrazione di ciascuna da parte dei bambini. Il percorso si è concluso con la traduzione in simboli del testo adattato, la lettura e la realizzazione del filmato di cui si è occupata la collega Roberta Cuzzolin.”

La storia di Alice è un interessante contributo che Gianni Rodari ci lascia, per leggere, attraverso la fiaba, l’importanza di sostenere nei bambini una spontanea attività esplorativa del mondo che li circonda.  Alice Cascherina è una emblematica rappresentazione della curiosità infantile, che è il principale motore delle sue future conquiste, inevitabilmente accompagnate anche da cadute. 

Se siete curiosi di scoprire quale sarà il prossimo racconto in simboli, continuate a seguirci numerosi e lo scoprirete! Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

Vai al filmato “ALICE CASCHERINA”


sabato 6 febbraio 2021

UNO SCHERZO A MIO FRATELLO

 



LEGGERE PER INCLUDERE:

RACCONTI INEDITI IN SIMBOLI PER IL NOSTRO PROGETTO INBOOK

Nella nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che comprende storie tradotte in simboli WLS in uso nella Comunicazione Aumentativa, mancava una pagina di diario e oggi ve ne proponiamo una dal titolo “UNO SCHERZO A MIO FRATELLO”. Il testo è stato scritto dalla piccola Ginevra Pina della classe 4a B.

Ginevra al suo “caro diario” racconta di come ha trasformato un pomeriggio da noioso a spassoso, grazie a uno scherzo al fratello.

“Ho raccontato - ha dichiarato Ginevra - un fatto realmente accaduto. Mi piace tantissimo provocare mio fratello, perché mi divertono le sue reazioni.”

“A volte esagero, come in questo caso, - ha aggiunto la piccola autrice - e mio fratello si ritrova a fare delle figuracce, ma non riesco a farne a meno. Fortunamente, passata l’arrabbiatura, mi perdona sempre perché mi vuole bene e anch’io gliene voglio tanto.”

“E poi - ha concluso Ginevra - quando, a distanza di tempo, ci ripensiamo, ridiamo insieme.”

La piccola Ginevra, con il suo racconto, ci fa capire che il diario è un amico prezioso al quale affidare le nostre esperienze e ci offre un importante spunto di riflessione: l’amore tra fratelli è più forte di qualsiasi scherzo.

La versione INBOOK del racconto “UNO SCHERZO A MIO FRATELLO” è stata letta dalla classe 4a D della Scuola Primaria Aldo Moro.

Ci siamo divertiti moltissimo - hanno affermato i bambini di 4a D – a leggere la storia di questo scherzo e ci siamo riconosciuti in Ginevra, perché capita anche a noi di organizzare scherzi ai nostri fratelli o ai nostri familiari.”

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Vai al filmato “UNO SCHERZO A MIO FRATELLO”