domenica 31 ottobre 2021

PENSAVO FOSSE UN GATTO NERO…

 


LEGGERE PER INCLUDERE:

RACCONTI INEDITI IN SIMBOLI PER IL NOSTRO PROGETTO INBOOK

Si avvicina la notte di Halloween e come tramandano le tradizioni è la notte degli spiriti e delle storie di paura. “PENSAVO FOSSE UN GATTO NERO…” è il racconto del brivido, il primo inedito della nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che comprende testi tradotti in simboli in uso nella Comunicazione Aumentativa. È stato scritto da Stefano Ielpo della classe 5a A della Scuola Primaria Aldo Moro.

A Stefano piace leggere le storie di paura, ma ha scoperto di saperle anche scrivere. Il protagonista della sua storia raccontata in prima persona, ha la sventura di incontrare Freddy Krueger proprio la notte di Halloween.

“Il mio personaggio horror preferito - ha dichiarato Stefano - è nientemeno che Freddy Krueger e di conseguenza non potevo non inserirlo nella mia storia.”

“Ho immaginato - ha aggiunto Stefano - l’incontro nella notte di Halloween per renderlo ancora più pauroso, perché ad Halloween tutto può accadere.”

Siete pronti a scoprire se il racconto di Stefano vi farà venire i brividi? Il protagonista riuscirà a sfuggire al terribile Freddy Krueger? O tremate già dalla paura? Beh, potete scoprirlo solo seguendo la videolettura.

La versione INBOOK del racconto “PENSAVO FOSSE UN GATTO NERO…” è stata letta dalla maestra Gianfranca Topputo, con il supporto dei bambini della classe 1^ D della Scuola Primaria Aldo Moro di Seregno per gli effetti speciali.

Ci siamo divertiti - hanno affermato i bambini di 1a D - a fare gli effetti speciali, è stato come vivere l’avventura insieme al protagonista.”

Continuate a seguirci per scoprire i prossimi racconti tradotti in simboli. Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

Vai al filmato “PENSAVO FOSSE UN GATTO NERO…”

giovedì 21 ottobre 2021

LE DUE BISACCE

 


LEGGERE PER INCLUDERE:

LE FAVOLE DI ESOPO IN SIMBOLI CAA

Una nuova favola di Esopo dal titolo “LE DUE BISACCE”, tradotta in simboli WLS in uso nella Comunicazione Aumentativa Alternativa CAA, va ad arricchire la raccolta LEGGERE PER INCLUDERE.

“LE DUE BISACCE” racconta di come ogni uomo porti su di sé due bisacce: una, che porta sul petto, è piena dei difetti degli altri; l’altra, quella sulle sue spalle, è colma dei suoi difetti.

Spesso gli uomini sono pronti a criticare le mancanze altrui, ma non si rendono conto dei propri errori. Esopo ha sempre racchiuso nelle sue, all’apparenza, semplici favole le morali più veritiere.

E la favola “LE DUE BISACCE” ne nasconde una da cui tutti dovremmo imparare. Tutto è conservato nel titolo dell’opera: le due bisacce. Ognuno di noi, come gli animali del racconto, porta con sé due bisacce, due sacche, in cui sono contenuti i difetti. In quella portata sul davanti sono raccolti i difetti degli altri mentre in quella sulla schiena i propri difetti. Proprio perché viene trasportata tutta la vita in un posto poco accessibile agli occhi, i difetti propri sono più difficili da vedere. Ognuno ha il proprio modo di vestire, di porsi con altre persone e di vivere la vita. I pregi e di difetti sono ciò che distinguono una persona da un'altra e sono fondamentali per conoscere le persone che ci stanno vicino. E’ quindi importante, prima di criticare altrui comportamenti o caratteristiche, conoscere ed apprezzare le proprie. L’importante è non dare mai troppo peso alle critiche non costruttive che si è costretti a sentire ogni giorno e soprattutto smettere di emettere sentenze su altre persone, prima di conoscere davvero ciò di cui si parla.

Esopo, già duemilacinquecento anni fa, aveva capito che era doveroso cercare di insegnare agli uomini di smettere di criticare e pensare ai propri problemi.

La versione INBOOK della bellissima favola “LE DUE BISACCE” è letta da Emilia Bella, DSGA dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”.

Se siete curiosi di scoprire quale sarà la prossima favola di Esopo in simboli, continuate a seguirci numerosi e lo scoprirete! Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

 

Vai al filmato “LE DUE BISACCE”

giovedì 14 ottobre 2021

IL LEONE E IL TOPO

 


LEGGERE PER INCLUDERE:

LE FAVOLE DI ESOPO IN SIMBOLI CAA

“IL LEONE E IL TOPO” è la nuova favola di Esopo tradotta in simboli CAA che va ad incrementare la raccolta LEGGERE PER INCLUDERE.

“IL LEONE E IL TOPO” narra di due "amici" speciali: uno forte e maestoso, l'altro piccolo e apparentemente indifeso. Il leone e il topo sembrerebbero non avere nulla a che fare e invece, nel momento del bisogno, l’aiuto può arrivare anche da chi meno ci si aspetta.

La favola “IL LEONE E IL TOPO” di Esopo ha qualcosa da insegnare a tutti noi, come del resto tutte le favole di Esopo. Mostra come in certe situazioni anche chi è piccolo (un topolino) può essere di grande aiuto, e come chi è grande (il leone) può essere ricompensato se rinuncia a fare il prepotente. Così, anche tra gli umani, ogni persona ha un suo valore, sia esso di piccola o grande statura, e ognuno può essere utile all'altro.

La versione INBOOK della bellissima favola “IL LEONE E IL TOPO” è letta dall’insegnante Giulia Leonardi da Partanna In Sicilia.

Se siete curiosi di scoprire quale sarà la prossima favola di Esopo in simboli, continuate a seguirci numerosi e lo scoprirete! Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

 

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giovedì 7 ottobre 2021

IL CORVO SUPERBO

 


LEGGERE PER INCLUDERE:

LE FAVOLE DI ESOPO IN SIMBOLI CAA

Il grande favolista greco Esopo non finisce di stupirci e ci regala un’altra bellissima storia dal titolo “IL CORVO SUPERBO” implementando la nostra raccolta LEGGERE PER INCLUDERE, che da maggio 2020 ci propone videoletture in simboli WLS in uso nella Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) di racconti editi ed inediti.

“IL CORVO SUPERBO” narra di un corvo presuntuoso che trova delle piume di un pavone e decide di indossarle per darsi delle arie. In tal modo viene schernito e cacciato dai pavoni, poi abbandonato dagli altri corvi offesi, per ritrovarsi solo senza amici.

Esopo ci ha lasciato questo esempio affinché a nessuno piaccia vantarsi di beni altrui, ma piuttosto si accontenti di vivere secondo il proprio stato, perché chi desidera essere ciò che non è, e non apprezza ciò che ha, sarà costretto prima o poi a subire umiliazioni e vergogna.

Con la favola “IL CORVO SUPERBO” Esopo insegna ai bambini a non cercare di somigliare a qualcun altro ma apprezzarsi per ciò che si è, insomma ad essere sempre sé stessi.

La versione INBOOK di questa bellissima favola “IL CORVO SUPERBO” è letta dalla professoressa Manuela Berti nel verde del Centro Sportivo Trabattoni di Seregno.

Se siete curiosi di scoprire quale sarà la prossima favola di Esopo in simboli, continuate a seguirci numerosi e lo scoprirete! Anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram. Non rimane che augurarvi buona visione e buona lettura!

 

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