giovedì 19 marzo 2020

RASSEGNA 2019: SERATA CON CUTRERA


Dislessia: conoscerla e viverla

La prima serata del Progetto “TUTTI INCLUSI!!!”, promosso da Comune di Seregno, ANFFAS, Comitati genitori e Istituti Comprensivi di Seregno, si è tenuta martedì 19 marzo 2019 presso l’Auditorium di piazza Risorgimento. L’evento, organizzato da ANFFAS Seregno in collaborazione con AID – Associazione Italiana Dislessia sezione di Monza e Brianza, ha avuto come protagonista Giacomo Cutrera, laureato in ingegneria informatica con il massimo dei voti, dislessico, autore del libro “Demone Bianco” ed ex Vicepresidente nazionale dell’Associazione Italiana Dislessia.
Grande è stata la partecipazione della cittadinanza: ragazzi, genitori ed insegnanti sono stati magistralmente coinvolti a ragionare su un tema, la dislessia, che Giacomo Cutrera studia da sempre, proponendo una metodologia che ha prima sperimentato su sé stesso e poi ha cercato di adattare agli altri.
Cutrera si definisce un ragazzo normale ma con una missione speciale: raccontare la sua storia per aiutare tutti i ragazzi che affrontano il mondo della scuola. “Ho capito - ha iniziato il suo intervento - che l'unico modo che ho per far capire cos'è la dislessia è farvi diventare dislessici per qualche minuto e, l'unico modo consentito, è quello di farvi vivere la mia storia”. Si è trovato a parlare di dislessia in modo non convenzionale, portando esempi concreti, in modo che il pubblico potesse calarsi nelle problematiche che affrontano quotidianamente le persone dislessiche.
Il mio problema, fin dai primi giorni sui banchi di scuola – ha raccontato Cutrera – era la difficoltà nel leggere in modo fluente con ripercussioni anche nello studio e nella velocità nei compiti in classe. Tutto a causa della <<Dislessia>>”.
Cutrera ha scoperto di essere dislessico solo dopo la terza media e da quel momento la sua vita è cambiata completamente. Fino ad allora, pur studiando molto e impegnandosi al massimo, non era riuscito ad ottenere i risultati che tutti si attendevano da lui. Dopo aver capito l’origine di tutti i suoi problemi, comincia a vedere la scuola con occhi diversi: spiega ai professori le sue difficoltà e chiede gli strumenti per superarle.
Da quando Giacomo Cutrera ha scoperto il suo problema e le strategie per superarlo, il suo compito più importante è stato l’impegno nell’aiutare tutti i ragazzi come lui affinché anche la loro storia abbia un lieto fine.
Durante il suo intervento Cutrera ha sollecitato gli insegnanti presenti a far utilizzare gli strumenti compensativi per favorire l’alunno dislessico, fermo restando che per il relatore il più grande mezzo compensativo per un ragazzo dislessico è un buon insegnante.
Un esempio molto interessante per capire il senso degli strumenti compensativi e la loro natura – ha spiegato - è quello di un uomo che deve avvitare una lampadina e per arrivare al soffitto usa uno strumento: la scala. Nessuno metterebbe in dubbio le sue abilità solo perché usa la scala mentre il suo collega alto due metri e mezzo può farne a meno. Non stiamo guardando l'altezza, ma la capacità di cambiare una lampadina. Allo stesso modo quando si valuta un'abilità scolastica come la comprensione di un testo, non dovrebbe essere vincolata al fatto che uno sia nato con una particolare predisposizione a leggere o meno”. “La giustizia non è dare a tutti la stessa cosa, ma dare a ciascuno ciò che a lui è necessario”, ha concluso.
Una serata che non dimenticheremo, perché la sua testimonianza può far aprire davvero gli occhi, facendo comprendere cosa sia la dislessia e cosa comporta essere dislessici. 

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